Il Blog di Corrado Bonadeo


20 proposte concrete su cui discutere

PROPOSTE ATTUATIVE DA SVILUPPARE

 

A LIVELLO NAZIONALE

1. SANITÀ_ Digitalizzazione delle cartelle cliniche e degli esami contestualmente all’ inserimento di un microchip nella tessera sanitaria personale che contenga il gruppo sanguigno, le allergie, i riferimenti da chiamare in caso di necessità, gli esami clinici ed indicazioni sul medico curante.

2. REDDITI_ Estensione dell’utilizzo dell’indicatore ISEE anche per determinare le fasce riguardanti il pagamento del ticket sanitario e il calcolo dell’Imu.

3. REDDITI_ Disincentivi alla possibilità di cumulare pensioni di anzianità ed altri redditi di lavoro dipendente od autonomo (in Italia abbiamo ad esempio Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali che percepiscono 8.000 € al mese di pensione a cui sommano altri 8.000 € al mese di compensi per la carica; alcuni di loro hanno un’età anagrafica che supera i 60 anni e si trovano a governare/dirigere aziende composte da 5.000 persone che avrebbero invece bisogno di manager qualificati scelti per merito e capacità e non per ossequiare la politica che li ha nominati e sistemati).

4. CATASTO_ Revisione urgente integrale del catasto utilizzando cooperando con personale di altri enti allo scopo avvicinare i dati catastali a quelli reali del mercato.

5. ISTRUZIONE_ Formazione, merito, risorse e curricula verticali in ambito scolastico.

6. IMPRESA_ Interventi per agevolare l’accesso al credito da parte delle imprese, in particolar modo a riguardo delle PMI, soprattutto nell’importante fase iniziale di start up. Sviluppo di reti d’impresa/distretti e revisione di tutto il sistema creditizio.

7. IMPRESA_ Creazione di fondi specializzati per la ristrutturazione di aziende in crisi, l’internazionalizzazione ed il passaggio generazionale con l’intervento del Pubblico e delle Fondazioni.

8. SVILUPPO_ Valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico per aumentare lo sviluppo e creare dell’occupazione qualificata.

9. FONDI EUROPEI_ Migliorare il coordinamento dell'azione di area vasta attraverso politiche regionali e nazionali di utilizzo dei fondi comunitari (in coerenza con la strategia "Europa 2020”).

10. OCCUPAZIONE (Stupidità all’Italiana) _ Un’ azienda che assume dipendenti dalle liste di mobilità o dalla CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria) gode, giustamente, di benefici contributivi (mediante un’assimilazione a quelli versati per apprendistato). Ma: se assume a tempo determinato e poi converte in tempo indeterminato ottiene i benefici per 12+12 mesi = 24 mesi, se al contrario assume subito il dipendente a tempo indeterminato ne beneficia solo per 18 mesi, perdendo gli altri sei. In sostanza una follia che incentiva il precariato: a rigor di logica dovrebbe funzionare esattamente al contrario.

11. INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE AZIENDE_ Occorre organizzare l’Istituto per il Commercio Estero (ICE), la Società Italiana per le Imprese all’Estero (SIMEST), la Società per Servizi Assicurativi del Commercio Estero (SACE) e le Camere di Commercio al fine di aiutare realmente le imprese italiane, a partire da quelle piccole, a vendere all’estero.

12. FONDAZIONI BANCARIE_ Bisognerebbe pensare di aprire un grande fondo di Private Equity (CDP, banche e fondazioni) creando al contempo delle divisioni per aree di attività che permettano di investire sulle start up, con particolare riferimento a quelle create da giovani e donne. Occorre individuare dei veri e propri tutor, remunerati, che li aiutino e li seguano, passo dopo passo, nel percorso iniziale del “fare impresa”.

13. PARTECIPAZIONI PUBBLICHE_ A chi serve che grandi aziende come Enel, Eni, Poste Italiane, Rai rimangano a partecipazione pubblica se non ai politici che vogliono lottizzarle, ossia frammentarle per prendersene ciascuno una fetta? Andrebbero vendute facendo attenzione a mantenere le proprietà strategiche (ad esempio le reti) e con ilricavato si potrebbe pensare di abbattere il debito pubblico. Per la RAI mantenimento di una sola rete a valenza regionale.

14. DISMISSIONI IMMOBILIARI_ Stiamo assistendo ad un “fai da te” deprimente: i comuni che fino a pochi anni fa erano in grado, al massimo, di vendere loculi e cappelle, tentano di vendere qualsiasi cosa facente parte del patrimonio. Gli immobili andrebbero conferiti in un fondo a livello almeno regionale che insieme a Società di Gestione del Risparmio e ad Advisor qualificati procedano alla vendita e valorizzazione degli stessi (sia di quelli di proprietà degli Enti Locali che di quelli di proprietà delle ASL o delle ASO).

15. FLESSIBILITÀ OCCUPAZIONALE_ Constatato lo scetticismo delle imprese ad assumere personale soprattutto in periodo di crisi in cui il futuro del business è caratterizzato da incertezza, con evidenti ricadute sull’occupazione (disoccupazione) giovanile, bisognerebbe dare alle imprese l’opportunità di assumere giovani under 30 con la possibilità di licenziarli, in caso di necessità, nei cinque anni successivi all’assunzione. Un’arma a doppio taglio? Potrebbe diventarla. Ma nel frattempo si darebbe ai giovani la possibilità di farsi quell’esperienza che ormai tanti, quasi tutti, chiedono negli annunci di lavoro e nei primi colloqui che i giovani si ritrovano a sostenere.

16. OCCUPAZIONE GIOVANILE_ Controllo e monitoraggio delle aziende che sfruttano a proprio vantaggio gli stages formativi per occupare posizioni vacanti che, in assenza di tale soluzione, rappresenterebbero un’opportunità di lavoro. Eventuale introduzione di una “remunerazione” minima prevista che possa disincentivare l’utilizzo scorretto di questi importanti strumenti formativi.

 

A LIVELLO REGIONALE

17. SANITA'_Nuovo ospedale baricentrico alessandrino costruito in project financing per la Provincia con permuta nel bando di immobili ed ospedali dismessi (o in corso dismissione) ed altre aree di proprietà.

18. RICERCA_ Aggregazione in Regione Piemonte dei poli e dei parchi scientifici e chiusura di quelli che non hanno, evidentemente, futuro ed accumulano perdite.

19. VOLONTARIATO_ Creazione di un coordinamento regionale di tutte le associazioni di volontariato, suddivise per ambito operativo, che possa monitorare l’attività svolta, raccogliere progetti e richieste di finanziamento da erogare, attraverso l’utilizzo di fondi pubblici destinati o provenienti dalle Fondazioni, in base al merito e al livello di attività.

20. PATRIMONIO PUBBLICO_ Creazione di un fondo per valorizzazione degli immobili e delle partecipazioni a livello regionale posseduti da Enti Locali, Regione, Aziende Sanitarie (come ad esempio i beni del demanio militare della Cittadella, la Caserma Valfrè, il complesso monumentale di Santa Croce a Bosco Marengo, il forte di Gavi).

 

 

15 giugno 2013

 

                                                                   Corrado Bonadeo

 

 

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